Temo che sarà difficile che il salario minimo possa migliorare il lavoro in Italia

In questo periodo nel nostro Paese si sta facendo un gran parlare di quel salario minimo che

  • attualmente è già previsto in altri 21 Stati dell'Unione Europea,
  • alcuni vorrebbero introdurre anche in Italia,
  • incontra l’avversione di tanti, tra cui molte forze politiche e parte del sindacato.

Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo e il Consiglio dei Ministri Europeo hanno raggiunto un'intesa su come dovrà essere impostata la direttiva che regolerà i principi generali del salario minimo.
Anche se esso è stato tanto enfatizzato, per ora si tratta semplicemente di un accordo preliminare su una direttiva che

  • innanzitutto deve ancora essere scritta,
  • dovrà poi essere approvata,
  • definisce dei criteri per la determinazione del salario minimo,
  • non sarà comunque vincolante per l’Italia.

Il salario minimo nell'Unione Europea

Prima che si compia tutto il cammino che porterà alla nascita di questa preannunciata direttiva può essere interessante dare intanto un’occhiata ai diversi livelli di salario minimo nell'Unione Europea, anche perché, come si può vedere di seguito, le differenze sono davvero notevoli :

Nazione                 Salario minimo mensile

Lussemburgo                 2.257
Irlanda                             1.775
Paesi Bassi                     1.725
Belgio                               1.658
Germania                         1.621
Francia                             1.603
Spagna                             1.126
Slovenia                           1.074
Portogallo                           823
Malta                                   792
Grecia                                  774
Lituania                               730
Polonia                                655
Estonia                                654
Repubblica Ceca               652
Slovacchia                          646
Croazia                                624
Ungheria                              542
Romania                              515
Lettonia                               500
Bulgaria                               332 

Sono rimasto molto sorpreso di scoprire che il Lussemburgo guidasse questo gruppo di nazioni, perché avevo sempre saputo che il salario minimo di un Paese fosse strettamente connesso alla sua produttività.
Evidentemente l’elevata produttività del Lussemburgo deriva dalla grande forza del suo settore finanziario.
Non mi ha invece stupito vedere l’Irlanda al secondo posto, perché sapevo già che si tratta del Paese con la più alta produttività oraria.

Difficoltà per l’introduzione del salario minimo in Italia

Anche se perfino l’attuale Governatore della Banca d'Italia ha recentemente riconosciuto che sia giusto introdurre pure in Italia un salario minimo ben studiato, credo che tale introduzione non sarà facilissima.
Innanzitutto, perché in Italia la produttività è molto diversa da regione a regione, quindi un salario minimo nazionale rischierebbe di avere poco senso.
Però, secondo me la maggiore difficoltà deriva dalla eccessiva diffusione del lavoro nero che si registra nel nostro Paese.
Credo infatti che questa abnorme presenza di lavoro nero sia incompatibile con il salario minimo, perché, se anche è vero che la sua introduzione mirerebbe

  • a promuovere l'adeguatezza dei salari minimi legali,
  • a contribuire al raggiungimento di condizioni di lavoro e di vita dignitose per i dipendenti,
mi risulta difficile credere che l’introduzione del salario minimo riuscirebbe a far scomparire quel lavoro nero, che costituisce davvero la piaga insopportabile che bisognerebbe combattere (temo infatti che quest’ultimo escluda il primo. Personalmente purtroppo mi ricordo sempre di quella povera signora, morta di fatica dopo giornate di duro e interminabile lavoro pagato pochi spiccioli nei campi dell’Italia centrale).