Secondo l’Ipsos addirittura il 28% degli italiani avrebbe subito una violazione della propria identità digitale, che può essersi concretizzata con

  • un furto di dati digitali sensibili,
  • un furto di foto digitali,
  • un accesso fraudolento al proprio profilo social.
Il numero indicato da Ipsos mi sembra francamente eccessivo, perché, ad esempio, nessuno dei miei amici mi ha ancora detto di aver patito qualcosa di simile, ma immagino che il numero delle persone che hanno dovuto sopportare quelle sventure sia comunque molto alto.

Il furto d’identità in sostanza è una forma di frode con la quale un soggetto finge di essere qualcun altro allo scopo di trarne dei vantaggi, che possono essere di natura economica oppure di altra natura.

Quel che è certo è che chi viene derubato della propria identità digitale va incontro a una serie di seccanti problemi che possono comportare
  • perdite di denaro,
  • danneggiamento della reputazione,
  • fastidi legali conseguenti al fatto che i ladri di identità commettono poi dei reati utilizzando i nomi delle persone alle quali avevano rubato l’identità.
Per essere precisi bisognerebbe parlare di clonazione dell’identità, perché di fatto le vittime del reato non vengono private delle loro identità, le quali invece vengono usate per commettere poi altri illeciti.

Infatti, dopo aver compiuto il furto, i criminali possono a nome della nuova identità
  • emettere assegni contraffatti fino a prosciugare il conto della vittima,
  • acquistare auto,
  • acquistare elettrodomestici e altri beni di consumo, anche a rate,
  • scrivere alla filiale di banca e modificare le coordinate bancarie (in questo modo gli estratti conto saranno quindi inviati a un diverso indirizzo),
  • aprire un nuovo conto corrente bancario.
Bisogna quindi rendersi conto che navigare online espone a dei rischi e che per evitarli la prima difesa sia l’autotutela, cercando di comprendere come proteggersi da attacchi simili.

Alcune semplici regole per difendersi dai furti di identità e dallo spam :
  • usare un software antivirus e aggiornarlo regolarmente,
  • non usare password banali,
  • utilizzare un firewall sul computer che si usa per navigare in internet,
  • non rispondere allo spam e ignorare i link contenuti nelle email,
  • non usare la modalità anteprima nel client di posta,
  • utilizzare indirizzi email secondari e fornire quelli primari solo a persone fidate,
  • non rispondere mai ai messaggi che chiedono informazioni finanziarie personali,
  • visitare i siti internet delle banche solo digitando l'indirizzo nell'apposita barra,
  • non cliccare sui pop up.