Nel mese di settembre le immatricolazioni di auto diesel e benzina sono cresciute, ma le vendite di auto elettriche sono calate fortemente.

L' Anfia ha infatti comunicato giovedì 6 ottobre che le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si sono ridotte del 32,5% e che esse rappresentano l'8,5% del mercato, percentuali che a livello di cumulato 2022 sono diventate rispettivamente pari a -14,5% e 8,7%).
Nel segmento delle di autovetture ricaricabili, le auto elettriche hanno una quota del 4,5% e le loro immatricolazioni sono diminuite ben del 40,4%.

Personalmente credo che la questione degli incentivi abbia giocato un ruolo fondamentale nel mancato decollo in Italia dell'auto elettrica (le cui vendite in settembre sono addirittura crollate).

Qualche mese fa, ad esempio, avevo cominciato a pensare di acquistare una Dacia elettrica, perché mi era capitato sotto mano un articoletto che faceva intendere la possibilità di acquistare un’auto di quel tipo spendendo meno di 10.000 euro.

Purtroppo, quando nel marzo scorso avevo letto quell’articolo ormai era già troppo tardi, perché la possibilità di acquistare un’auto elettrica a quella cifra faceva riferimento a dei ricchi incentivi, che però erano scaduti alla fine del 2021.

Così, quando ho scoperto che se nel 2021 avessi acquistato una Dacia elettrica l’avrei pagata meno di 10.000 euro (incentivi compresi), e che acquistandola nel 2022 avrei dovuto sborsare più di 20.000 euro poiché il cosiddetto governo dei “migliori” ha ridotto di oltre la metà i suoi nuovi incentivi, ho immediatamente rinunciato all’idea e ho deciso di continuare a usare quella macchinetta da città, che con i suoi attuali 70.000 km potrà continuare a svolgere il suo servizio ancora per diversi altri anni.

L’articolo che avevo letto si può trovare al seguente link:
http://motori.quotidiano.net/autoemotonews/dacia-spring-lauto-elettrica-da-meno-di-10-000-euro-incentivi-compresi.htm#:~:text=Dacia%20Spring%2C%20crossover%20cittadino%20100,batteria%20da%2027%2C4%20kWh.