Quando accadono vicende simili a quelle del Gnl americano di solito si dice che i casi sono due: o sono scemi, oppure sono disonesti

Nel tentativo di far desistere Putin dall’invasione dell’Ucraina, l’Unione europea

  • ha introdotto le ormai famose e da più parti vituperate sanzioni economiche,
  • ha deciso il blocco dei trasferimenti di tecnologie verso la Russia,
  • intende rendersi totalmente indipendente dal gas russo entro il 2027.
L’Unione europea ha quindi puntato forte sul Gnl proveniente dagli Stati Uniti allo scopo di sostituire le importazioni di gas russo.

Questa improvvida strategia ha un colossale punto debole dovuto al fatto che il Gnl americano è molto più caro del gas russo, arrivando a costare anche fino a cinque volte di più.

Oltre ad avere costi di acquisto fortemente maggiori, il Gnl americano ha anche ulteriori criticità connesse alla complessità della sua lunga filiera.
Infatti, per ottenere il Gnl
  • il gas deve innanzitutto essere trasferito dai giacimenti a degli impianti speciali che lo portano allo stato liquido a una temperatura di 162 gradi sotto zero, la quale ne riduce il volume di circa 600 volte,
  • dopodiché esso viene caricato su apposite navi metanifere per il trasporto,
  • infine, una volta giunto a destinazione, il Gnl deve essere rigassificato per poter venire immesso nella rete di distribuzione.
Naturalmente tutte queste operazioni hanno dei costi, che per quanto riguarda il trasporto e la rigassificazione sono notevoli e si aggiungono ai già notevoli costi di acquisto, rendendo totalmente antieconomico il Gnl americano.

Ma l’assurdità di questo resoconto non è ancora finita, perché, per ciò che riguarda almeno l’Italia, i rigassificatori esistenti sono troppo pochi, quindi bisogna investire altre ingenti risorse pubbliche per la costruzione di nuovi rigassificatori, i quali poi dovranno presto essere abbandonati in vista di quella decarbonizzazione indispensabile per non mandare definitivamente in malora il pianeta.

Tutto questo per dire che secondo me nessun homo oeconomicus avrebbe mai fatto una scelta totalmente priva di razionalità come quella di sostituire l’economico gas russo con il dispendioso Gnl americano.
Proprio in base a tale considerazione, quando mi ritrovo al bar con gli amici, a volte mi capita di dire che penso che la marchesa Ursula Gertrud Von der Leyen e il banchiere Mario Draghi siano degli idioti oppure dei corrotti, perché altrimenti non riuscirei a spiegarmi questa loro scelta.

Ogni volta che mi accade di affrontare questioni di questo tipo si accresce sempre più in me la grande e inesaudibile curiosità di poter conoscere di quanto è variato negli ultimi 20 mesi il patrimonio personale di quel banchiere che ha preceduto la Meloni al governo del Paese.

Questa stranissima vicenda inoltre mi fa quasi venire il sospetto che quell'abnorme lievitazione dei prezzi del normale gas, la quale è iniziata già due anni fa, sia in qualche modo stata orchestrata proprio per rendere un po' meno platealmente evidente il grande svantaggio di prezzo del Gnl americano.