Negli ultimi 6-7 anni ho acquistato e venduto varie volte e con soddisfazione i titoli di Cattolica Assicurazioni. Dopo di che Considerando che il delisting mi sembrava ormai essere imminente, qualche giorno fa mi sono rassegnato a vendere i miei titoli al prezzo di 6,75 euro per azione, incamerando così una piccola perdita. Avevo provato a resistere in tutti i modi, ma poi visto che, come si suole dire, , arrivati a questo punto questa sottomissione e questa capitolazione mi sono sembrate essere le uniche opzioni disponibili. Ciò che mi ha infastidito in tutta questa triste vicenda non è stato il lieve danno economico che ho dovuto subire, ma è stata la sensazione di essere stato “rapinato”, perché sono convinto che il prezzo di 6,75 euro offerto da Generali sia un prezzo da saldo e che in realtà le azioni di Cattolica Assicurazioni valgano almeno 8-9 euro. C'est la vie !
Fino al 2020 tutto era sempre andato per il meglio, ma poi le cose sono sensibilmente cambiate; il peggioramento ha quasi coinciso temporalmente con l’avvio della pandemia, ma ben peggio del covid a me sembra che siano state le Generali, visto che sono convinto che il calo provocato dal virus si sarebbe riassorbito abbastanza rapidamente, mentre il declino provocato da Generali non si è più colmato.
È vero che, dopo il crollo generalizzato provocato dall’inizio della pandemia, la caduta sia poi formalmente seguita alla lettera con la quale il 27 maggio 2020 Ivass richiese di rafforzare la solvibilità del gruppo con un aumento di capitale da 500 milioni, ma diversi elementi mi hanno dato la sensazione che tutto fosse stato abilmente orchestrato (la richiesta di Ivass si è poi risolta con un aumento di capitale di 300 milioni di euro riservato a Generali Assicurazioni, che così pagando 5,55 euro ad azione è diventata azionista di Cattolica Assicurazioni con una quota pari al 24,46% del capitale).
ubi maior minor cessat