La “rapina” sulle azioni di Cattolica Assicurazioni

Negli ultimi 6-7 anni ho acquistato e venduto varie volte e con soddisfazione i titoli di Cattolica Assicurazioni.
Fino al 2020 tutto era sempre andato per il meglio, ma poi le cose sono sensibilmente cambiate; il peggioramento ha quasi coinciso temporalmente con l’avvio della pandemia, ma ben peggio del covid a me sembra che siano state le Generali, visto che sono convinto che il calo provocato dal virus si sarebbe riassorbito abbastanza rapidamente, mentre il declino provocato da Generali non si è più colmato.

È vero che, dopo il crollo generalizzato provocato dall’inizio della pandemia, la caduta sia poi formalmente seguita alla lettera con la quale il 27 maggio 2020 Ivass richiese di rafforzare la solvibilità del gruppo con un aumento di capitale da 500 milioni, ma diversi elementi mi hanno dato la sensazione che tutto fosse stato abilmente orchestrato (la richiesta di Ivass si è poi risolta con un aumento di capitale di 300 milioni di euro riservato a Generali Assicurazioni, che così pagando 5,55 euro ad azione è diventata azionista di Cattolica Assicurazioni con una quota pari al 24,46% del capitale).

Dopo di che

  • Cattolica Assicurazioni da società cooperativa è stata trasformata in società per azioni,
  • Generali ha lanciato un'Opa totalitaria a 6,75 euro per azione,
  • Generali ha avviato un progetto di delisting del titolo Cattolica Assicurazioni attraverso la fusione di Cattolica in Generali,
  • Generali ha iniziato ad acquistare sul mercato azioni ordinarie di Cattolica in modo da salire oltre il 90% della compagnia,
  • Generali, con una procedura di reverse accelerated book-building, ha concluso l'acquisto di 15.604.182 azioni ordinarie di Cattolica, salendo così al 91,506% del capitale sociale.
Considerando che il delisting mi sembrava ormai essere imminente, qualche giorno fa mi sono rassegnato a vendere i miei titoli al prezzo di 6,75 euro per azione, incamerando così una piccola perdita.
Avevo provato a resistere in tutti i modi, ma poi visto che, come si suole dire, ubi maior minor cessat, arrivati a questo punto questa sottomissione e  questa capitolazione  mi sono sembrate essere le uniche opzioni disponibili.

Ciò che mi ha infastidito in tutta questa triste vicenda non è stato il lieve danno economico che ho dovuto subire, ma è stata la sensazione di essere stato “rapinato”, perché sono convinto che il prezzo di 6,75 euro offerto da Generali sia un prezzo da saldo e che in realtà le azioni di Cattolica Assicurazioni valgano almeno 8-9 euro.

C'est la vie !