La citazione del 30 novembre 2022

Nessuno deve pensare che, nel corso della vita, tutto debba sempre andargli bene, perché la sorte è volubile e dopo un lungo periodo di sereno è inevitabile che venga il brutto tempo.

(Esopo)


Il disastro che sabato notte si è abbattuto su Ischia è molto simile a quello che nel 2009 vide una colata invadere Piazza Bagni e uccidere una ragazza.

La gente del posto dovrebbe ormai aver capito da tempo che quella è un’area a rischio idrogeologico molto elevato e che se

  • i canali di impluvio vengono cementificati,
  • non viene fatta alcuna manutenzione,
  • si costruisce abusivamente ogni dove,
è garantito che prima o poi una catastrofe si verificherà.

Ischia è infatti un’isola vulcanica in gran parte ricoperta da uno strato di materiale vulcanico superficiale e poco consolidato, che quando piove intensamente si carica d’acqua, e tende a franare.

L’Italia in generale ha un suolo geologicamente giovane, molto attivo sia dal punto di vista sismico sia per ciò che riguarda i processi di deformazione della crosta terrestre, oltre a essere soggetto a frequenti frane.

Queste però sono tutte cose risapute e, considerando che viviamo in un Paese geologicamente predisposto a fenomeni franosi, avremmo ormai dovuto capire già da tempo che siano urgenti e necessarie delle significative azioni preventive, perché è sempre più evidente che l’agire dopo le catastrofi non risolva in alcun modo i problemi.

Il 70% di tutte le frane che sono state identificate in Europa si trovano sul territorio italiano.
Esistono carte del dissesto idrogeologico.
I geologi hanno identificato e classificato quali sono le aree ad alto rischio.

Però, nonostante tutto ciò, personalmente mi stupisco che tantissima gente continui a vivere in certe zone e faccio davvero molta fatica a comprendere come quella gente accetti di mettere continuamente e costantemente a repentaglio la propria vita e soprattutto la vita dei propri figli.
Questo è un mistero che non riuscirò mai a spiegarmi.