Il posto più pericoloso del mondo

Affacciato sul Mar Baltico si trova un lembo di terra russo completamente circondato dalla Polonia e dalla Lituania e geograficamente separato dalla Russia.
Si tratta dell’oblast' di Kaliningrad: un'estensione di terra dalla superficie di 15.125 km², che

  • attualmente è popolata da 1.018.624 di persone,
  • è un’exclave della Federazione russa,
  • dista ben 600 chilometri circa dalla Russia.

Prima della seconda guerra mondiale questo territorio costituiva pressappoco la metà dell'antica Prussia orientale (la storica regione tedesca) e il suo capoluogo, che il 4 luglio 1946 venne ribattezzato Kaliningrad, oltre ad aver dato i natali al filosofo Immanuel Kant, è stato per secoli noto con il nome di Königsberg.

Nel maggio del 1945, al termine della seconda guerra mondiale, sulla base degli accordi di pace definiti alla Conferenza di Potsdam, la città di Königsberg e l'area adiacente divennero parte dell'Unione Sovietica.

Può sembrare incredibile che delle persone intelligenti abbiano potuto convenire di trasferire la città di Königsberg all'Unione Sovietica, ma così è stato e ormai dobbiamo conviverci.

La complessità della zona è poi ulteriormente accentuata dalla circostanza che lì c’è pure il corridoio di Suwałki, che è una “striscia” di terra lunga circa 65 km e che è situata a cavallo del sinuoso confine che separa la Lituania dalla Polonia.

Tale corridoio venne costituito nel 1920, ma fino allo scioglimento dell'Unione Sovietica e fino alla fine del Patto di Varsavia esso ebbe una scarsissima rilevanza,

  • dapprima perché fino all’inizio della seconda guerra mondiale la Polonia aveva una estensione differente rispetto a quella attuale,
  • poi perché durante il periodo della cosiddetta “guerra fredda” la Lituania faceva parte dell'Unione Sovietica e la Polonia apparteneva al Patto di Varsavia.

Quando l'Unione Sovietica si sciolse e il Patto di Varsavia terminò di esistere, accadde che tutti i paesi dell'area baltica aderirono all'Unione Europea e alla NATO.
Il corridoio di Suwałki cominciò così ad acquisire importanza perché sia la Russia che i paesi dell'Unione europea furono molto interessati a utilizzarlo come via di transito per le merci e le persone.

Fino all'inizio degli anni 2000 la Russia ha ripetutamente tentato di negoziare la creazione di un corridoio extraterritoriale per collegare l’oblast' di Kaliningrad con la città di Hrodna in Bielorussia, ma la Polonia, la Lituania e l’Unione europea, memori dei tragici trascorsi del corridoio di Danzica, si sono opposte ogni volta.

I corridoi geografici sono sempre delle brutte bestie e generalmente sono fonte di grandi tensioni.
Cosa che sta puntualmente avvenendo anche con il corridoio di Suwałki.
Infatti, le tensioni tra NATO, Polonia e Lituania da una parte e la Russia dall’altra parte hanno cominciato a intensificarsi nel 2014 (dopo che la Russia ha annesso la Crimea), e si sono acuite ulteriormente nei mesi scorsi dopo l'invasione russa dell'Ucraina.

Queste tensioni hanno determinato che nella scorsa primavera la NATO e la Lituania abbiano rafforzato le loro presenze militari nell'area del corridoio e che l'Unione europea, come conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia, ne abbia bloccato l’utilizzo a partire dal giugno scorso, quando in pratica ha così impedito il passaggio via terra da e per Kaliningrad. 

Pertanto tutta la popolazione della zona sta adesso vivendo in una situazione di angoscia e di forte allarme, perché là tutti temono che la Russia decida di attaccare militarmente per riuscire a collegare Kaliningrad alla Bielorussia.

È chiaro che se ciò dovesse accadere quasi sicuramente inizierebbe la terza guerra mondiale, perché la Nato probabilmente chiamerebbe alle armi l’intera Alleanza atlantica.