Finirà mai la tortura dell’alternanza ora solare - ora legale ?

Nel 2018 ci avevano raccontato che nell'Unione europea l’ora legale sarebbe stata abolita entro il 2020, come conseguenza dei risultati di una consultazione pubblica, dalla quale, tra il 4 luglio e il 16 agosto 2018, la Commissione europea aveva ricevuto 4,6 milioni di risposte da tutti i 28 Stati membri (si trattò del più alto numero di risposte che la Commissione avesse mai ricevuto in tutte le sue precedenti consultazioni pubbliche) e ben l’84% di quelle risposte presentava la richiesta dei cittadini di non essere mai più costretti a cambiare l’orario sugli orologi.

Nonostante questa premessa e nonostante tutte le promesse che ci sono state fatte, finora non è accaduto nulla.
Infatti, anche questa notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre dovremo spostare indietro le lancette di un'ora, perché saremo costretti per l’ennesima volta a tornare all'ora solare.

Per giustificare in parte l’importanza dell’ora legale continuano a raccontarci che essa ci farebbe risparmiare quasi 200 milioni di euro all’anno, ma, secondo uno studio dell’Università della California, l’ora legale non farebbe affatto risparmiare e anche un’indagine dell’Energy Institute australiano sostiene che i risparmi siano solo apparenti.
Non avendo personalmente le conoscenze e le competenze necessarie per poter dare ragione oppure torto a chi sostiene che l’ora legale farebbe risparmiare piuttosto che a chi sostiene invece che l’ora legale non farebbe risparmiare, sono costretto a ipotizzare che gli eventuali vantaggi o svantaggi dell’ora legale possano dipendere sia dalla collocazione geografica sia dalle consuetudini di consumo dell’energia elettrica delle varie e diverse zone/nazioni.

Se i risparmi sono incerti, i fastidi e gli effetti negativi che l’alternanza dei sei mesi di ora solare ai sei mesi di ora legale provocano sono certi e documentati.
Essi cominciano a manifestarsi proprio nelle due notti nelle quali, come accadrà stanotte, avviene il passaggio da uno dei due tipi di orario all’altro.
Tali fastidi e tali effetti negativi si possono riassumere nelle seguenti cinque tipologie principali:

  • disturbi del sonno,
  • difficoltà di concentrazione,
  • stress cardiaco,
  • aumento di incidenti,
  • aumento di suicidi.

Disturbi del sonno,
Il periodo di transizione tra i due tipi di orario è per la maggior parte delle persone molto più lungo della notte in cui avviene il cambiamento (alcuni impiegano fino a tre settimane per abituarsi, per altri basta un giorno) ed esso si verifica sia per il passaggio dall'ora solare a quella legale sia viceversa.
Diversi studi hanno dimostrato che il sonno è più disturbato perché l'impatto sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, ovvero quell'orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo.

Difficoltà di concentrazione
Un sonno disturbato comporta inevitabilmente anche delle perdite di concentrazione e di produttività sul lavoro.
Queste problematiche si verificano specialmente quando in primavera avviene il passaggio dall'ora solare a quella legale e alcuni studi hanno rivelato che con l’ora legale è stato notato un consistente aumento della quantità di tempo che le persone perdono navigando su siti di intrattenimento durante l’orario di lavoro.

Stress cardiaco
Nel primo giorno lavorativo dopo il cambio dell'ora primaverile emerge una vera e propria impennata di infarti.
Secondo diversi studi, nella prima settimana di ora legale si verifica un picco di attacchi di cuore (si parla addirittura di circa il 25% di casi in più rispetto alla media).


Aumento di incidenti,
Questa problematica si verifica soprattutto il lunedì successivo all’entrata in vigore dell'ora legale, e ciò probabilmente accade perché quel giorno c'è più gente assonnata (e distratta) alla guida.
In particolare, uno studio fatto sui minatori ha segnalato anche un aumento di incidenti sul lavoro, i quali accadono più spesso e sono più gravi quando le lancette vengono messe in avanti.

Aumento di suicidi.
Secondo uno studio australiano nelle prime settimane di ora legale, e in quelle successive al ritorno all'ora solare si riscontra perfino un aumento dei suicidi.

Personalmente non ho mai sofferto di alcuna delle suindicate difficoltà, anche se ho dovuto constatare che mia madre soffre per almeno due o tre settimane tutte le volte in cui avviene uno dei due cambi di orario, e ho visto che pure il mio cane ogni volta fa una certa fatica ad abituarsi alla nuova routine.

Le uniche volte che la notte del cambio di orario mi ha provocato fastidio risalgono al mio periodo universitario, quando all’Eridania facevo la campagna dello zucchero per guadagnarmi qualche soldino e mi capitava il turno notturno proprio nella fatidica notte del cambiamento dell’orario, il che mi costringeva a lavorare per nove ore, al posto delle otto ore abituali.

Adesso non ho più nemmeno quella seccatura, ma ciò che mi infastidisce e mi disgusta ora deriva unicamente dal fatto che sia la Commissione europea sia i nostri governanti abbiano totalmente ignorato la volontà della maggioranza dei cittadini che aveva chiesto, e continua a volere, l’abolizione dell’alternanza dei sei mesi di ora solare ai sei mesi di ora legale.


Ora legale: si cambia. L’84% dei cittadini europei è contro. La Commissione Ue pronta a presentare una proposta per abolirla
https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=65087


COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT - PUBLIC CONSULTATION ON EU SUMMERTIME ARRANGEMENTS - REPORT OF RESULTS
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52018SC0406&from=IT