E poi ci si sorprende che in Italia la natalità sia così bassa.

La Banca d'Italia in una recente relazione ha scritto che il costo per il mantenimento di un figlio ammonta a 640 euro al mese.

Questo dato, unito ad altri, come per esempio

  • basso livello degli stipendi italiani,
  • precarietà dei posti di lavoro italiani,
  • sistema di welfare povero e insufficiente,
  • asili nido scarsi e con rette troppo elevate
fa facilmente capire come quell’assegno unico, che è partito dallo scorso mese di marzo e con il quale le famiglie ricevono un contributo di 175 euro massimi per ciascun figlio, ben difficilmente sarà in grado di incrementare la bassa natalità di cui soffre il nostro Paese.

Le nascite in Italia

Da parecchi anni in Italia le nascite sono in caduta libera e nel 2021 esse sono scese a un minimo storico di 399.400 bambini.

Ciò ha comportato una ulteriore diminuzione della popolazione italiana, che

  • al primo gennaio 2022 è scesa a 58 milioni e 983mila persone ( secondo i primi dati provvisori),
  • risulta essere in costante riduzione dal 2014, quando risultava pari a 60,3 milioni persone.
Come si può vedere di seguito, la natalità peraltro appare in calo già dal 2008, mentre negli anni che hanno preceduto la grande crisi finanziaria essa era rimasta abbastanza stabile, seppure a bassi livelli:

Anno       Numero nati in Italia

2006               552.019
2007               555.589
2008               570.179
2009               560.259
2010               549.794
2011               530.770
2012               521.855
2013               498.172
2014               494.550
2015               480.292
2016               468.345
2017               453.628
2018               440.780
2019               417.614
2020               404.892
2021               399.431

Se si pensa che nel 1964 le nascite furono 1.016.120, si può agevolmente capire come la situazione sia profondamente cambiata.
Il fatto che la popolazione non sia diminuita in modo più marcato è quasi esclusivamente dovuto all'immigrazione, poichè altrimenti il saldo naturale negativo avrebbe portato a riduzioni maggiori. 

Previsioni per il futuro

Se non si riuscirà a invertire l’andamento degli ultimi anni alcuni ipotizzano che nel 2050 ci saranno cinque milioni di italiani in meno in Italia.

Tale prospettiva non è rosea, perché ciò provocherà dei grandissimi problemi, che saranno di difficile soluzione.

Sarebbe quindi ora che il banchiere, che 16 mesi fa è stato nominato Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, si desse finalmente una mossa e, oltre a continuare a pensare agli ucraini e alle armi da mandare loro, cominciasse a pensare anche agli italiani e agli interventi urgentemente necessari per arrestare l’incombente declino dell’Italia.