Due catene di farmacie americane hanno offerto fiumi di denaro per chiudere un mare di cause riguardanti la crisi degli oppioidi
Gli oppioidi sono
farmaci antidolorifici (sul tipo dell’ossicodone) che sono purtroppo
caratterizzati
- dal fatto che creano una fortissima dipendenza,
- dal problema dell’abuso, ovvero dallo sviluppo di un comportamento che induce alla continua ricerca del farmaco anche quando dal punto di vista medico esso non sarebbe più necessario.
Tra il 1999 ed il 2019 quasi mezzo milione di persone sono morte negli Stati Uniti per overdose di pillole di oppioidi che erano state regolarmente prescritte come antidolorifici.
Lo scorso mese di agosto un giudice federale di Cleveland aveva condannato CVS Health, Walgreens e Walmart (tre delle principali catene di farmacie degli Usa) a pagare a due contee dell'Ohio un risarcimento di 650 milioni di dollari per aver contribuito alla crisi sanitaria degli oppioidi negli Stati Uniti.
Il pagamento non si verificherà tutto nell’immediato, perché è stato previsto che esso avvenga nel corso dei prossimi 15 anni, inoltre esso dovrà comprendere anche il finanziamento di progetti per la prevenzione della dipendenza da farmaci oppioidi.
Nei giorni scorsi CVS
Health e Walgreens hanno espresso la volontà di chiudere tutte le rimanenti
cause con gli Stati, con le città e con le tribù dei nativi americani relative alla
crisi degli oppioidi e hanno proposto quanto segue:
- Walgreens ha offerto fino a 4,79 miliardi di dollari agli Stati, da versare in 15 anni, e circa 155 milioni alle tribù;
- Cvs Health ha offerto di versare 4,9 miliardi di dollari a Stati e municipalità e 130 milioni di dollari alle tribù nel corso di 10 anni, a partire dal 2023.
I soldi magari non daranno la felicità, però, come stanno dimostrando CVS Health e Walgreens, si potrebbe dire che i soldi diano la possibilità di liberarsi da una moltitudine di fastidi.