Intermezzo musicale : Io non mi sento italiano
“Io non mi
sento italiano” è una splendida canzone che, dopo la prematura e definitiva
uscita di scena di Giorgio Gaber avvenuta il 1º gennaio 2003, è stata presentata postuma
nell'ultimo omonimo album che quel grande e geniale cantautore aveva scritto
con Sandro Luporini.
Si
tratta di un’agrodolce canzone sull’Italia, sugli italiani, sul nostro passato
e sul nostro futuro, che, con un po’ di melanconia, sembra quasi costituire il
manifesto-testamento di quello che, oltre a essere stato uno tra i più grandi autori
della canzone tricolore, è stato un eccellente interprete del teatro-canzone,
un poeta, un fine intellettuale non convenzionale.
io
non mi sento Italiano - gaber
https://youtu.be/5aWYkwV-pn0
Testo della canzone “Io non mi sento italiano”
Io G. G. sono nato e
vivo a Milano
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Non è per colpa mia
Ma questa nostra Patria
Non so che cosa sia
Può darsi che mi sbagli
Che sia una bella idea
Ma temo che diventi
Una brutta poesia
Mi scusi Presidente
Non sento un gran
bisogno
Dell'inno nazionale
Di cui un po' mi vergogno
In quanto ai calciatori
Non voglio giudicare
I nostri non lo sanno
O hanno più pudore
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Se arrivo all'impudenza
Di dire che non sento
Alcuna appartenenza
E tranne Garibaldi
E altri eroi gloriosi
Non vedo alcun motivo
Per essere orgogliosi
Mi scusi Presidente
Ma ho in mente il
fanatismo
Delle camicie nere
Al tempo del fascismo
Da cui un bel giorno
nacque
Questa democrazia
Che a farle i
complimenti
Ci vuole fantasia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Pieno di poesia
Ha tante pretese
Ma nel nostro mondo
occidentale
È la periferia
Mi scusi Presidente
Ma questo nostro Stato
Che voi rappresentate
Mi sembra un po'
sfasciato
E' anche troppo chiaro
Agli occhi della gente
Che tutto è calcolato
E non funziona niente
Sarà che gli italiani
Per lunga tradizione
Son troppo appassionati
Di ogni discussione
Persino in parlamento
C'è un'aria
incandescente
Si scannano su tutto
E poi non cambia niente
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Dovete convenire
Che i limiti che abbiamo
Ce li dobbiamo dire
Ma a parte il
disfattismo
Noi siamo quel che siamo
E abbiamo anche un
passato
Che non dimentichiamo
Mi scusi Presidente
Ma forse noi italiani
Per gli altri siamo solo
Spaghetti e mandolini
Allora qui mi incazzo
Son fiero e me ne vanto
Gli sbatto sulla faccia
Cos'è il Rinascimento
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Forse è poco saggio
Ha le idee confuse
Ma se fossi nato in
altri luoghi
Poteva andarmi peggio
Mi scusi Presidente
Ormai ne ho dette tante
C'è un'altra
osservazione
Che credo sia importante
Rispetto agli stranieri
Noi ci crediamo meno
Ma forse abbiam capito
Che il mondo è un
teatrino
Mi scusi Presidente
Lo so che non gioite
Se il grido
"Italia, Italia"
C'è solo alle partite
Ma un po' per non morire
O forse un po' per celia
Abbiam fatto l'Europa
Facciamo anche l'Italia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo
lo sono
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o
purtroppo
Per fortuna o purtroppo
Per fortuna
Per fortuna lo sono